Sono davvero in tanti a chiedersi, nell’ultimo periodo, se il 2020 possa essere effettivamente l’anno delle criptovalute. C’è una netta spaccatura di vedute anche tra gli addetti ai lavori: una parte degli analisti si schiera in maniera più che ottimistica nei confronti del fenomeno delle criptovalute, ma c’è anche un altro schieramento che non è affatto d’accordo.

Nel corso degli ultimi tempi sono sempre di più le piattaforme legate all’uso delle criptovalute, come ad esempio https://criptovalute.io/, e ci sono sempre più persone che sono interessate all’argomento. E, in effetti, pare proprio che il 2020 potrebbe riservare parecchie sorprese a chi aveva preso la decisione di investire sui Bitcoin.

Bitcoin, il 2020 l’anno della svolta?

Una parola, halving, potrebbe essere il motivo per cui il Bitcoin troverà nuova linfa nel 2020. Halving non è altro che un termine che sta a significare la riduzione, in modo ciclico, del lancio sul mercato di nuovi Bitcoin. Si tratta di una situazione che, secondo le previsioni, dovrebbe avvenire nel giro dei prossimi dodici mesi, ma a sua volta provocherà un correlato incremento di valore.

Sono tanti, però, ad avere dei dubbi che tale situazione possa effettivamente verificarsi: ci sono tanti addetti ai lavori che sono sicuri che, dopo un 2019 in effetti non all’altezza delle previsioni, l’andamento che caratterizza i mercati valutari paralleli, continuerà ancora per diverso tempo senza subire altri cambiamenti degni di nota.

Stando agli analisti di primo livello, però, il 2020 potrebbe essere proprio l’anno più adatto per completare una serie importante di acquisti di valuta digitale, che verranno favoriti anche da uno stato di incertezza socio-politica a livello internazionale, che si fa sempre più evidente.

Secondo gli addetti ai lavori più ottimisti, questa corsa alla ricerca di investimenti alternativi, potrebbe portare ad aumento improvviso del valore di un solo Bitcoin. Sembra che possa schizzare addirittura verso la quota di 1 milione di euro, rispetto agli attuali 7200 euro, all’incirca. Un processo di rivalutazione che potrebbe davvero cambiare la vita di chi, nel 2013, decise di acquistarne un buon quantitativo per 13,5 euro.

Nel 2018 il valore del Bitcoin finiva nuovamente giù

Correva l’anno 2017 e in quel periodo furono tante le persone che si arricchirono nel giro di qualche settimana, visto che il valore di un solo Bitcoin schizzò verso l’alto, passando da quota 2 mila euro fino ad arrivare a quota 20 mila euro.

Fu proprio in quel momento che la mania legata alle criptovalute si diffuse in maniera generalizzata, per poi fare come le montagne russe e ricadere subito dopo, con una ricaduta causata da milioni di risparmiatori che scelsero la via della monetizzazione immediata dei guadagni, provvedendo in men che non si dica alla vendita di tutti i Bitcoin che avevano acquistato. Una decisione largamente motivata dal fatto che in pochi erano convinti della bontà dell’investimento a lungo termine.

Eppure era qualcosa che doveva necessariamente accadere e tanti addetti ai lavori recitarono le esequie in anticipo a questo fenomeno, facendo leva anche sulla diminuzione vorticosa delle quotazioni. Basti pensare che nel mese di aprile del 2018 un Bitcoin aveva un valore pari a poco più di 7 mila euro, mentre nel dicembre del 2018 finì per toccare quota 3300 euro.

Una discesa verso il basso che venne ritenuta come il fallimento definitivo e non come un normalissimo periodo di stagnazione come tanti altri. Ebbene, a due anni di distanza, sembra che la situazione possa cambiare, sfruttando l’halving tanto chiacchierato. Tra gli addetti ai lavori che sostengono la posizione più ottimistica troviamo John McAfee, che ha la sicurezza di come un solo Bitcoin possa avere ben presto un valore superiore a sette cifre.